L’Oro del Duce

  • Distanza: 12 km

  • Dislivello tot.: 463 m

  • Percorrenza: 4 h 00 m (passo lento)

  • Tipologia: –

  • Se bagnato: percorribile

Piazza delle Fornaci

La Traccia

Il nome di Centenaro ha origini antichissime, deriva da “centena”, un raggruppamento di cento famiglie che era l’unità territoriale di base al tempo dei romani.
Ma la domanda che ci si fa quando si arriva in questo borgo è: “Che fine a fatto l’oro del duce?”
Il prezioso oro di Dongo, infatti, dopo che venne sequestrato alla fine del secondo conflitto mondiale, sparì facendo perdere le sue tracce nel buio della storia. Chi l’avrebbe mai detto che la leggenda lo collochi proprio in un paese della val Nure? Centenaro, borgo che incontrerai durante il percorso, è detto il paese dei 130 orefici. La leggenda, infatti, vuole che l’oro del duce, arrivando fino a qui, abbia poi permesso di attivare una delle più fiorenti attività del paese: l’oreficeria.

Le prime famiglie si dedicarono al commercio ambulante dell’oro vendendo anelli e catenelle e recandosi a domicilio nelle fattorie. Successivamente l’attività si espanse sino ad arrivare all’apertura di attività commerciali a Milano e Piacenza. Tuttavia, la versione ufficiale, vuole che alcuni abitanti del paese ad inizio secolo abbiano preferito raggiungere Milano per imparare l’arte dell’oreficeria invece che seguire i compaesani che volevano dedicarsi alla monda del riso in Lombardia o al taglio della legna in Lomellina, importando così tale attività nel paese.

Ma ora non ti resta che affidarti al vecchio adagio: chi cerca trova. Buona caccia!

Contributo di Walking in Fabula di Umberto Petranca