Il Monte Zucchero

Contributo di Roberto Boiardi

Sul monte Zucchero che sovrasta l’abitato di Montosero nel comune di Bettola, si trova un sito protostorico collocato lungo lo spartiacque Nure-Perino-Trebbia sopra un esteso pianoro sommitale con ritrovamenti verso la fine degli anni novanta  riferibili all’età del bronzo ( 2300 AC 700 AC)  con frammenti di ceramica  d’impasto fatti a mano e ciotole emisferiche a labbro rientrante databili all’ età del ferro. La  fascia montana di crinale tra le valli principali, Nure Trebbia, vanta un’antica frequentazione umana, in particolare possiamo parlare per il Monte Zucchero di un periodo riferibile al bronzo occidentale o di montagna, culturalmente molto vicino alle faces centro-italiche o all’ethnos ligure; le tracce archeologiche ritrovate sulla sommità del monte Zucchero ci danno la conferma della la presenza di antiche gruppi tribali nel nostro settore collinare e montano. Infatti quasi tutti gli insediamenti appenninici dell’età del bronzo,sono ubicati su cime più o meno isolate e dunque collocati in posizioni più facilmente difendibili, posti spesso a controllo delle direttrici naturali di traffico, siano queste lungo i fondovalle, o percorsi di crinale, oppure valichi. Una scelta questa dei nostri pro-genitori non casuale ma collegata ad una situazione politica e sociale di questo determinato periodo storico abbastanza turbolento e di tensione tra i vari gruppi che spingevano l’uomo ad occupare zone più sicure e stabili per la sua sopravvivenza. Solo con il successivo avvento della romanizzazione in generale si verificherà la tendenza ad occupare zone più vicino al fondovalle, più fertili e coltivabili.