Versiano
Contributo di Roberto Boiardi
Alle prime pendici pochi km fuori Bettola sulla strada che conduce ad Ebbio, troviamo VERSIANO nella valletta del torrente Olza, una località che affonda le sue radici in un remoto passato, il cui toponimo prediale indica la presenza di un insediamento in età romana; la circostanza è anche confermata dalla “Tabula Alimentaria” veleiate di epoca traianea, nella quale compaiono due poderi attigui tra loro che possono corrispondere a Versiano: Il primo è ” Il fundus Veturianus Virianus Vibianus Satrianus” di cui si conoscono anche le generalità del proprietario tale Cneus Antonius Priscus, l’altro fundus: Virianus Vicarianus Mammuleianus appartenente ad un membro della gens Antonia: Publius Antonius Sabinus. Qui come in altre località vicine in epoca medioevale abbiamo avuto la dominazione della casata dei Nicelli veri e quasi incontrastati padroni della val Nure; qui siamo appena poco a valle rispetto un altra nota località Pradello Colombo, in cui oltre alla nota saga colombiana bettolese avevamo un altra nobile famiglia feudale del territorio i Colombo alleati dei Nicelli, nella atavica faida sanguinosa contro i Camia. Versiano fù anche una delle 38 località che facevano parte della Magnifica Comunità di Val Nure, potendo godere dei privilegi che nei secoli furono concessi a questi territori in merito all’esenzione di dazi, arruolamenti forzati e libertà di legislazione in merito alla giustizia, sanità, commerci ecc che questa istituzione offriva libera dai vincoli del potente di turno. Abbiamo anche il Boccia emissario napoleonico che transitando in questi luoghi nel 1805, annota che a Versiano vide tracce di torri di un antico castello nei cui resti della fondamenta furono ritrovate antiche monete d’argento e oro. Purtroppo di queste fondamenta non vi è più traccia… Il piccolo nucleo rurale mostra ancora qualche edificio in pietra costruito con le note tecniche già viste in altre località nella valle, con l’utilizzo di pietre monolitiche e coperture in “Ciappe” di ardesia. Anche qui abbiamo degli scenari naturalistici di pregevole bellezza, a poche centinaia di metri abbiamo il passaggio del torrente Olza, che scende dal crinale tra la Val Nure e la Val Trebbia, dove sono avvenuti numerosi ritrovamenti di piccoli fossili e dove la natura sembra essere ancora la padrona incontrastata del territorio, luoghi ideali per passeggiate ed escursioni nella solitudine più assoluta.
Bettola